Preparatevi per un Audit mirato della CBP

Sintesi

Poiché la U.S. Customs and Border Protection (CBP) sta intensificando l'applicazione della conformità alle normative doganali, sempre più aziende vengono sottoposte ad audit doganali. Grazie a questo libro bianco gli importatori possono scoprire i fattori che aumentano il rischio di essere sottoposti ad un Audit mirato e come preparare il proprio team di audit interno ad affrontare con successo un evento del genere. In tal modo, gli importatori possono creare le procedure necessarie o potenziare quelle già in essere per migliorare il proprio programma di conformità complessivo.

Contenuti


Il commercio internazionale è un'attività incerta. Per questo motivo, gli importatori devono essere pronti ad affrontare un eventuale Audit mirato.

Finché un'impresa non viene selezionata e non viene effettivamente sottoposta ad un'attività di controllo da parte della CBP, non può prevederne tutte le circostanze. Il modo migliore per proteggervi dalle "sorprese" è essere il più preparati possibile.


Perché le verifiche da parte della CPB sono in aumento

I problemi generali di conformità tendono a dominare le agende commerciali di molti importatori. Sono relativamente poche le aziende che si impegnano davvero a prepararsi per un Audit mirato della CBP.

Tuttavia, le sanzioni per le violazioni in materia di scambi commerciali possono essere severe, in funzione della gravità dell'infrazione. Anche i problemi che sembrano essere relativamente minori possono determinare sanzioni importanti.

Ad esempio, la CBP infligge multe fino a 10.000 $ per ogni dichiarazione doganale in caso di infrazioni relative alla tenuta dei registri. I costi non finanziari, come i ritardi nelle spedizioni, il dover dirottare delle risorse di personale per correggere i problemi e, in rari casi, la perdita di privilegi commerciali, possono essere dannosi per l'attività di un importatore.

La CBP prevede due disposizioni sanzionatorie, una in caso di perdita di entrate ed una in caso di assenza di una perdita di entrate. Ogni disposizione prevede tre gradi di colpevolezza, a seconda che le violazioni siano considerate negligenti, gravemente negligenti o fraudolente. Gli errori di conformità che comportano la perdita di entrate per il governo degli Stati Uniti sono penalizzati sulla base di una percentuale delle mancate entrate, in relazione al grado di colpevolezza dell'importatore.

Anche le inesattezze che non comportano una perdita di entrate per il governo degli Stati Uniti, come gli errori statistici o le omissioni, possono potenzialmente comportare gravi sanzioni per l'importatore. Le inesattezze che non comportano una perdita di entrate incorrono in sanzioni colpose sulla base di una percentuale del valore dichiarato delle merci.

Il tipico dazio all'importazione in America è stimato all'1,2 per cento; una sanzione pari alla metà di tale ammontare può essere inflitta per errori dovuti a negligenza lieve, mentre per un'infrazione fraudolenta si può arrivare fino all'8 per cento. Le infrazioni non connesse alle entrate, cioè che non incidono sulle imposte che il governo avrebbe dovuto ricevere, partono dal 5 per cento per arrivare fino all'80 per cento del valore dichiarato della merce, in funzione del grado di colpevolezza. Dato che la CBP inizia sempre con le sanzioni massime per le dichiarazioni errate, la multa effettiva può essere considerevole.

Ad esempio, la CBP potrebbe potenzialmente considerare un errore statistico, come l'errata indicazione della relazione esistente1 al momento della dichiarazione, come negligenza grave. Ciò potrebbe comportare una sanzione pari al 20 per cento del valore dichiarato della spedizione in base alle disposizioni relative all'assenza di una perdita di entrate. Le infrazioni che rientrano nella categoria della negligenza sono errori relativamente banali, ma gli errori dovuti a negligenza grave sono quelli che l'importatore avrebbe dovuto rilevare in una revisione successiva alla presentazione della dichiarazione o nel corso di altre procedure.

Ma questa distinzione rappresenta un vero e proprio rompicapo per gli importatori, perché la CBP generalmente ritiene che ogni errore debba essere scoperto attraverso un audit delle dichiarazioni doganali o un controllo interno. Di conseguenza, le multe partono di solito dal 40 per cento circa per le infrazioni dovute a negligenza grave, una percentuale che può venir ridotta. La frode rappresenta una violazione consapevole e la CBP ha l'onere di dimostrare che l'importatore è colpevole di questo grave reato.

Indipendentemente dalla gravità dell'infrazione, è sempre più probabile che un importatore finisca nel mirino della CBP. Sebbene in passato fosse stato previsto di effettuare un Audit mirato sui 5.000 maggiori importatori statunitensi, anche altri rischiano di essere sottoposti a questi controlli.

Con l'introduzione delle Informed Compliance Letters, ossia le Lettere sulla conformità informata, la CBP ha dichiarato che le aziende che non rientrano tra i 5.000 importatori più importanti degli Stati Uniti rischiano maggiori verifiche della conformità, sulla base di diversi fattori di rischio (si veda Insidie comuni dell'importazione) potenzialmente presenti nel loro programma di importazione.

Se queste varie sanzioni non fossero già un incentivo sufficiente per le imprese a prepararsi per un Audit mirato, gli importatori dovrebbero considerare anche il fattore shock. Finché un'impresa non viene selezionata e non viene effettivamente sottoposta ad un'attività di controllo da parte della CBP, non può prevederne tutte le circostanze. Il modo migliore per proteggervi dalle "sorprese" è essere il più preparati possibile.

Quando gli importatori disciplinano la propria conformità commerciale ed introducono modi per semplificare le procedure correlate, di solito ottengono significative efficienze nella supply chain.


Certamente, è meno probabile che le operazioni commerciali conformi incorrano in sanzioni costose se sottoposte ad audit, ma l'Audit mirato offre anche un altro vantaggio. Quando gli importatori disciplinano la propria conformità commerciale ed introducono modi per semplificare le procedure correlate, di solito ottengono significative efficienze nella supply chain.

Nel rapporto sul Trend del commercio di importazione della CBP, il suo ex vice commissario, Daniel Baldwin, racconta l'esperienza di due membri dell'Importer Self-Assessment Program, ossia il Programma di autovalutazione degli importatori (ISA), dell'Agenzia. Baldwin ha dichiarato: "In particolare, la loro partecipazione all'ISA ha accelerato le spedizioni nei porti, facendo risparmiare letteralmente giorni alle aziende durante il processo di sdoganamento. Un altro vantaggio è stata una migliore comunicazione con la CBP, che facilita la movimentazione delle merci."2

Insidie comuni dell'importazione

L'elenco seguente fornisce agli importatori una guida alle più comuni insidie relative alla conformità delle importazioni. Aspettatevi delle penalità se interpretate in modo errato o non rispettate questi vari requisiti.

  1. Assist di produzione
    Articoli forniti direttamente o indirettamente e gratuitamente o a costo ridotto per un utilizzo correlato alla merce. Alcuni esempi sono: materiali, componenti, strumenti, stampi e opere di ingegneria/progettazione.
  2. Incrementi rispetto al prezzo pagato o pagabile
    Contratti per royalty/licenze, imballaggi, pagamenti indiretti e proventi di vendite successive.
  3. Costi non imponibili
    Vari costi che non sono soggetti al pagamento dei dazi; ad esempio, la deduzione delle spese di trasporto e di assicurazione.
  4. Paese d'origine
    Requisiti per determinazione e marcatura.
  5. Classificazione
    Classificazione dei prodotti non accurata.
  6. Accordi di libero scambio
    Interpretazione errata o imprecisa di tali accordi.
  7. Classificazioni ai sensi dei capitoli 98 e 99
    Gli articoli importati ai sensi del Capitolo 98 e del Capitolo 99 hanno generalmente precise disposizioni o requisiti speciali che devono essere rispettati.
  8. Transazioni con parti correlate
    Il prezzo pagato per un bene quando l'acquirente ed il venditore sono parti correlate; ad esempio, un accordo sul prezzo di trasferimento in cui le parti fanno parte della stessa organizzazione.
  9. Registrazione
    È vostra responsabilità conservare i registri delle transazioni commerciali per cinque anni. Devono essere seguite le linee guida aziendali e la CBP ne verificherà la congruenza e la conformità.
  10. Dazi antidumping e compensativi
    Verificate se i prodotti sono inclusi in un ordine ADD/CVD.
  11. Verifiche della quantità
    Assicuratevi che la quantità ricevuta corrisponda a quella riportata al momento della dichiarazione. Le discrepanze rilevate devono essere indicate in una Post-Summary Correction, ossia una correzione del prospetto di sintesi della dichiarazione doganale presentata.
  12. Commissioni di vendita
    Le commissioni pagate ad una "persona" straniera collegata ad un venditore estero o che lavora per conto ed a beneficio del venditore estero devono essere considerate come un incremento rispetto al prezzo pagato o pagabile.

La CBP si dimostra più disponibile nei confronti delle imprese che dimostrano di aver usato ragionevole diligenza e due diligence e che hanno compiuto uno sforzo effettivo per rispettare tutte le normative. Le aziende scrupolose potrebbero constatare che i funzionari della CBP apprezzano i loro sforzi, e ciò in ultima analisi si traduce in una maggiore indulgenza.

La vostra azienda è uno dei probabili obiettivi?

Nel 2019 si contavano circa 224.699 importatori nazionali.3 Per alcuni di loro la CBP completerà un Audit mirato; il numero esatto dipende dalle priorità, dalle pratiche di selezione e dalle risorse della CBP.

Circa 5.000 entità negli Stati Uniti rappresentano più o meno l'80 per cento del valore totale delle importazioni, quindi in virtù delle loro dimensioni e come già detto in precedenza, questi operatori sono in cima alla lista dei probabili candidati per un ulteriore controllo da parte della CBP.

Ma le imprese che non fanno parte di questo gruppo selezionato non dovrebbero comunque stare tranquille. La CBP ha anche creato un sottogruppo di importatori che, in virtù dei loro modelli di comportamento, sono considerati potenziali trasgressori. Queste imprese possono rientrare o meno nel gruppo dei 5.000 principali importatori.

Ci sono diversi fattori che possono portare un'azienda ad essere etichettata in questo modo. Ad esempio, la CBP potrebbe aver analizzato le statistiche commerciali di un importatore e rilevato un'elevata incidenza di azioni antidumping. Questo tipo di categoria di importatori rappresenta una svolta rispetto alla prassi della CBP, ampliando la rete di conformità dell'agenzia.

Di conseguenza, gli importatori devono avere una conoscenza approfondita dei propri profili statistici in materia di conformità commerciale. I fornitori di servizi di conformità di terze parti con la capacità di creare ed analizzare questi profili possono aiutare le aziende a restare fuori dall'elenco degli audit della CBP individuando aree di non conformità ed offrendo assistenza per implementare in modo proattivo le azioni correttive.

I fornitori di servizi di conformità di terze parti con la capacità di creare ed analizzare profili statistici di conformità commerciale possono aiutare le aziende a restare fuori dall'elenco degli audit della CBP individuando aree di non conformità e offrendo assistenza per implementare in modo proattivo le azioni correttive.


Anche se la vostra organizzazione non compare in nessuno di questi elenchi, non c'è alcuna garanzia che non verrete segnalati per un Audit mirato. Esistono molti modi con cui un importatore può attirare l'attenzione dei funzionari della CBP. Ad esempio, le organizzazioni che commettono errori di compilazione ricorrenti, o magari anche una singola dichiarazione errata, possono giustificare una rapida revisione attraverso una Richiesta di informazioni (CBP-28) o una Notifica di azione (CBP-29).

A seconda dell'esito dell'analisi da parte della CBP delle risposte di un importatore a queste revisioni rapide, l'esecuzione delle indagini potrebbe procedere in diverse direzioni. Possono includere un Audit a risposta rapida, una Lettera sulla conformità informata o un Audit mirato, che impongono tutti un maggiore grado di controllo sul programma di conformità di un importatore.

Gli importatori dovrebbero ricordare che la CBP compie sforzi significativi per individuare tutte le opportunità per recuperare i pagamenti dagli operatori commerciali. In particolare, la CBP controlla gli obblighi relativi ai dazi antidumping e compensativi, l'applicazione dei programmi di libero scambio e le transazioni tra parti correlate (a titolo di esempio). È probabile che qui vengano rilevate delle infrazioni e, pertanto, che si riescano ad ottenere maggiori recuperi delle entrate.

Le seguenti statistiche mostrano il ruolo finanziario della CBP4. Nell'anno fiscale 2021, la CBP:

  • Ha elaborato circa 2,8 trilioni di dollari di valore dichiarato
  • Ha incassato 93,79 miliardi di dollari in dazi, imposte e tasse
  • Ha elaborato 36,9 milioni di dichiarazioni doganali

Se ricevete una lettera dalla CBP che vi informa che la vostra organizzazione è stata selezionata per un controllo, ciò non significa necessariamente che sia imminente un audit ad ampio raggio. Potreste essere oggetto di un'ispezione che non è approfondita come un Audit mirato. Gli Audit a risposta rapida (QRA), ad esempio, hanno un focus più ristretto rispetto ad una valutazione completa delle attività di conformità alle importazioni di un'azienda.

La notizia preoccupante è che una volta ricevuta una notifica formale, dovete affrettarvi: probabilmente è solo una questione di tempo prima che veniate sottoposti ad un audit. La probabilità che siate sottoporti ad un audit completo aumenta notevolmente quando un funzionario della CBP vi contatta facendo delle domande precise, ad esempio su dove tenete i vostri registri delle importazione e su chi nell'ambito della vostra organizzazione è responsabile della conformità. La cosa più importante che dovete ricordare: non cullatevi in un illusorio senso di sicurezza solo perché non avete ancora ricevuto una notifica. Quando arriva, il tempo è fondamentale.

Cosa dovete fare quando riceverete la notizia che la CBP sta per farvi visita? Per prima cosa, non fatevi prendere dal panico. In secondo luogo, comunicate tramite un promemoria a tutti gli interessi che è stato confermato un audit. Assicuratevi di avvisare i vostri fornitori esterni, ad esempio gli intermediari doganali, per ricevere assistenza.

Come prepararvi per un Audit mirato

Quando una delle maggiori agenzie federali, come l'Internal Revenue Service, decide di sottoporre a revisione un'azienda, l'organizzazione va in allarme rosso e forma un team di progetto per affrontare la sfida inaspettata. Un audit della CBP dovrebbe generare la stessa reazione, poiché le ripercussioni finanziarie possono essere gravi come quelle derivanti dalle verifiche di qualsiasi altra agenzia con un mandato impositivo incentrato sulle finanze.

La composizione del team interno per l'audit della CBP varierà a seconda della natura e delle dimensioni dell'attività aziendale. Un buon modo per stabilire chi dovrebbe essere coinvolto, e per ottenere allo stesso tempo una migliore comprensione delle operazioni commerciali, consiste nel creare un diagramma di flusso di una transazione di importazione. La mappatura di ogni fase, dal momento in cui viene aperto un ordine di acquisto a quando viene effettuato il pagamento al fornitore estero, è un ottimo modo per stabilire chi parteciperà all'Audit mirato.

Per il team di risposta all'audit, selezionate le persone più importanti da questi gruppi o da gruppi simili, a seconda dell'organizzazione della vostra azienda:

  • Conformità commerciale
    Saranno in prima linea durante l'Audit mirato.
  • Supply chain/logistica
    Possiedono un vasto patrimonio di conoscenze ed informazioni sull'attività commerciale dell'azienda.
  • Approvvigionamento
    È il reparto di riferimento per le informazioni sulle attività di acquisto aziendali.
  • Finanza e contabilità
    Il personale finanziario prende decisioni su come l'azienda acquista dai partner commerciali ed ha una conoscenza dettagliata dei flussi finanziari.
  • Ufficio legale
    Non attendete di coinvolgere l'ufficio legale quando ormai è troppo tardi. Anche in questo caso, se si trattasse di una verifica fiscale, ci si aspetterebbe il coinvolgimento di esperti legali. Coinvolgete il vostro ufficio legale interno e considerate la possibilità di utilizzare risorse esterne per la conformità commerciale. Questa decisione dipende in larga misura dal vostro profilo di rischio. Ad esempio, l'importazione di prodotti tessili da più Paesi con il vantaggio di vari accordi di libero scambio è relativamente rischiosa dal punto di vista dell'Audit mirato. Le risorse legali esterne potrebbero non essere necessarie se le operazioni di importazione sono su scala relativamente modesta e semplici.
  • Produzione
    Interagiscono con fornitori e clienti e dispongono di preziose informazioni sulle operazioni internazionali dell'azienda.

Oltre a questi esperti interni, dovete reclutare specialisti esterni, qualora appropriato. Tra questi figurano gli appaltatori di servizi relativi alle transazioni commerciali, come agenti e intermediari doganali, spedizionieri e fornitori di servizi di logistica conto terzi.

Durante la creazione del team, pensate alle aree di vulnerabilità che devono essere gestite prima che arrivi il giorno dell'audit. Guardate l'esempio del flusso di una transazione commerciale per identificare le lacune nelle vostre pratiche di conformità.

Con il team, potete effettuare un rapido controllo della vostra situazione. Raccogliete i dati sul valore totale dichiarato per uno o più fornitori esteri. Confrontate questo valore con l'importo effettivamente pagato dalla vostra società per gli stessi ordini di acquisto. Spesso, questo semplice controllo evidenzierà un problema con il valore dichiarato. Inoltre, possono essere evidenziate problematiche quali correzioni sui dati riepilogativi delle dichiarazioni presentate, detrazioni sul prezzo successive alla dichiarazione e accordi con i fornitori sulla riconciliazione di eccedenze, carenze e danni.

È facile che le discrepanze nelle transazioni relative all'importazione sfuggano alle verifiche interne, in particolare con acquisti internazionali relativamente complessi che coinvolgono più parti. Ma queste sviste si ritorceranno contro di voi durante un Audit mirato.

Ad esempio, immaginiamo che la vostra azienda abbia importato 500 cartoni di maglioni dall'Asia. Dieci cartoni sono stati danneggiati durante il trasporto, quindi i reparti acquisti e contabilità si sono accordati con il fornitore ottenendo una riduzione del prezzo per questa spedizione. Ma ciò è accaduto durante un periodo di picco degli acquisti, e nessuno dei due reparti è riuscito ad informare i responsabili della conformità dell'azienda, o i suoi intermediari doganali, che è stata effettuata questa rettifica.

Di conseguenza, quella particolare dichiarazione non è stata modificata per rispecchiare il diverso pagamento. Si tratta di un'infrazione che emergerà durante un Audit mirato e, con ogni probabilità, incorrerà in una sanzione.

Quando valutate le vostre vulnerabilità per un Audit mirato, tenete anche presente che molte aree della conformità commerciale possono essere in conflitto con quelle della supervisione aziendale. Ad esempio, le società impegnate in operazioni con parti correlate normalmente applicano un prezzo di trasferimento stabilito per ottenere la migliore condizione fiscale in più giurisdizioni.

Tuttavia, il processo di determinazione dei prezzi di trasferimento contravviene ai requisiti della CBP. In particolare, dal punto di vista fiscale, i prezzi di trasferimento si basano sulla riconciliazione annuale delle transazioni totali; la CBP prevede che tali prezzi siano determinati per singola transazione.

I preparativi descritti sopra possono sembrare difficili. Per determinare se la vostra organizzazione può essere soggetta a questo o ad altri rischi, consultate l'elenco delle infrazioni importanti che generalmente vengono riscontrate durante un Audit mirato (si veda Insidie comuni dell'importazione).

Esempio del flusso di una transazione commerciale

  1. Ricerca
    • Preventivo/impostazione del trasporto
    • Classificazione tariffaria
    • Configurazione del fornitore nell'ERP
    • Selezione/attribuzione del fornitore
    • Richieste di modifica al fornitore (disegni, materiali, attrezzature)
    • Verifica di eventuali dazi antidumping/compensativi e altre agenzie governative (OGA)
    • Calcolo del costo di sbarco
  2. Ordine
    • Richieste
    • Emissione ordine di acquisto
  3. Preparativi finali
    • Pagamenti in funzione degli obiettivi raggiunti
    • Istruzioni/comunicazioni per il fornitore estero
    • Istruzioni di marcatura/origine
  4. Spedizione
    • Compilazione dell'ISF (Importer Security Filing)
    • Prodotto spedito negli Stati Uniti
  5. Pronto per lo sdoganamento
    • Verifica doganale prima dello sdoganamento
    • Dichiarazione doganale/sdoganamento
  6. Consegna della merce
    • Ricezione/ispezione
    • Verifiche della quantità
  7. Correzioni
    • Aggiornamento dei dati riepilogativi delle dichiarazioni già presentate
  8. Pagamento
    • Contabilità fornitori
  9. Audit interno
    • Audit della documentazione per le dichiarazioni già presentate

Fonti di informazione esterne

Durante la preparazione per un Audit mirato, raccogliete informazioni ed utilizzate fonti esterne per i requisiti di conformità.

  • Elenco A1A della CBP
    Specifica quali documenti un importatore deve avere nei suoi archivi. I revisori vorranno vedere i documenti completi, quindi verificate i vostri archivi molto prima del giorno stabilito per l'ispezione.
  • Focused Assessment Handbook (Manuale per l'Audit mirato) della CBP
    Il manuale per gli audit doganali. Le oltre 600 pagine del manuale possono risultare una lettura arida, ma le informazioni fornite sono inestimabili; in pratica, illustra il piano d'azione della CBP per l'esecuzione degli audit.
  • Import Compliance Manual (Manuale di conformità all'importazione)
    Molte aziende trascurano questo documento, che descrive le procedure di importazione che dovrebbero seguire. Le aziende che non hanno politiche e procedure scritte molto probabilmente dovranno crearle come parte del loro Compliance Improvement Program, ovvero il Programma di miglioramento della conformità (CIP), successivamente all'Audit mirato.
  • Associazioni di categoria locali e nazionali
    Queste organizzazioni sono una ricca fonte di informazioni e possono fornire materiali di formazione e case study di enti che sono stati sottoposti ad un Audit mirato.

Molte di queste fonti di informazioni sono disponibili sul sito web della CBP (sito web della CBP), che fornisce una grande quantità di consigli sulla conformità e sulle normative commerciali. Molti siti web ufficiali sono mediocri, ma quello della CBP è un'eccezione. Il sito è facile da navigare, offre informazioni utili ed è estremamente completo.

Cosa fare durante un Audit mirato

Come accennato, a meno che la vostra azienda non sia già stata sottoposta ad un audit doganale, la procedura vera e propria rappresenta un'incognita per l'organizzazione. Tuttavia, potete comunque adottare delle misure per far sì che tutto si svolga senza intoppi.

Tenete presente che, con ogni probabilità, la CBP è più preparata di voi; l'agenzia ha lavorato con impegno per raccogliere tutte le informazioni di cui ha bisogno per l'audit. Infatti, quando arriverà il giorno della visita, i funzionari della CBP conosceranno già il vostro processo di importazione e saranno consapevoli dei rischi che la vostra azienda comporta per la CBP.

Un requisito scontato è che abbiate a disposizione tutta la documentazione necessaria. Assicuratevi che i membri chiave del personale siano disponibili per tutta la durata dell'audit. Qualora non siano tutti disponibili, potrebbe essere necessario prevedere dei sostituti. Tuttavia, l'esperienza passata dimostra che l'importanza di questo evento è tale che si consiglia ai dirigenti di rendere obbligatoria la partecipazione per il personale essenziale.

Quando arriva la CBP, siate collaborativi. Non pregiudicate inutilmente il risultato dell'audit con un atteggiamento offensivo o provocatorio. Ed allo stesso tempo, evitate di promettere troppo. Se non è necessario offrire una soluzione elaborata ad un problema che richiede molte risorse da parte vostra, allora evitate questo tipo di approccio. Ricordatevi che sarete ritenuti responsabili per le risposte che promettete di fornire. È meglio chiarire in modo onesto e franco ciò che i funzionari della CBP vogliono e svolgere la quantità minima di lavoro necessaria a soddisfare le loro richieste.

Studiate i vostri numeri. Potrebbe sembrare un consiglio ovvio, ma la CBP si aspetta che abbiate una conoscenza approfondita di tutte le statistiche relative alla vostra attività. Due fonti da utilizzare come base di riferimento sono i dati dell'Importer Trade Activity (ITRAC), che fornisce statistiche per gli importatori ed i loro rappresentanti legali, ed il database Automated Commercial Environment (ACE) della CBP.5

Considerate la CBP responsabile per gli impegni che ha assunto. Insistete su un calendario per le loro risposte e chiarite che vi aspettate che rispettino le scadenze concordate. Il mancato rispetto delle promesse da parte della CBP può ostacolare la vostra attività. Non è una richiesta facile da fare all'agenzia, ma è perfettamente valida. Consideratela una buona prassi commerciale. Se utilizzate dei consulenti esterni, questo è il momento ideale per sfruttare le loro risorse; spesso è più facile per una terza parte discutere di questi argomenti con la CBP.

Infine, non agitatevi anche se l'audit non sembra andare bene, imparerete delle lezioni importanti che andranno a vantaggio dell'azienda e faranno di voi un importatore più esperto.

Anche se vi impegnate al massimo per la conformità, l'audit potrebbe comunque andare male per molti motivi, perciò verificate regolarmente le vostre procedure commerciali. Quando identificate degli errori, correggeteli ed assicuratevi che non si ripetano.

Siate proattivi quando viene rilevato un errore. La gravità e la durata dell'errore potrebbero richiedere una Prior Disclosure (informazione preventiva), piuttosto che una Post Summary Correction. La scelta di ricorrere ad una Prior Disclosure non deve essere presa alla leggera. È caldamente raccomandato che la vostra organizzazione si avvalga di un avvocato specializzato nel settore commerciale o, quantomeno, che gestisca tutte le attività associate alla Prior Disclosure tramite il proprio consulente legale.

In genere, dovrete determinare l'entità dell'infrazione per un periodo di cinque anni, descrivere l'infrazione in modo completo e includere i dettagli dell'azione correttiva che avete implementato. La CBP si aspetta il pagamento immediato nel caso in cui i dazi non siano stati pagati o siano stati pagati in maniera insufficiente, oltre a tutti gli interessi maturati.


Le conseguenze di un Audit mirato

Quali sono gli insegnamenti che si possono trarre da un Audit mirato della CBP? Ovviamente, sono diversi per ogni azienda, ma ci sono alcune informazioni strategiche che possono essere utili a tutte le organizzazioni:

  • Prendete in considerazione la possibilità di aderire ad un programma del vostro settore e/o governativo, come l'Importer Self-Assessment Program, ossia il Programma di autovalutazione degli importatori (ISA). Ci sono dei vantaggi nel farlo, non ultimo quello di ridurre la probabilità di essere oggetto di futuri Audit mirati. Inoltre, è probabile che in quanto partecipanti al programma siate meglio preparati e che evitando le sanzioni recuperiate parte dei costi.
  • Verificate i programmi di formazione sulla conformità e prendete in considerazione l'introduzione di audit simulati periodici. Un'opzione conveniente potrebbe essere quella di avvalersi di un servizio di consulenza professionale esterno con un'esperienza rilevante nello svolgimento di audit simulati.
  • Verificate le procedure operative standard interne ed esterne per evitare che eventuali lacune mettano a rischio le attività.
  • Costruire un sostegno diffuso per accrescere l'impegno per la conformità all'interno dell'organizzazione da parte dei vertici aziendali ed a tutti i livelli.
  • Creare incentivi che premino il rispetto delle normative e delle pratiche commerciali. Adottate procedure per la revisione continua dei registri e delle prassi aziendali e intraprendete azioni correttive ove necessario.
  • Scegliete un fornitore di servizi, come un intermediario doganale, che abbia competenze approfondite e vi aiuti a mantenere la conformità, non solo a completare le transazioni. Il fornitore deve essere presente ogni qualvolta sia necessario, non solo quando un'agenzia governativa bussa alla vostra porta.

Le fasi successive

Nei prossimi anni, l'aumento dei volumi degli scambi commerciali eserciterà una maggiore pressione sulle agenzie di regolamentazione che monitorano il flusso delle merci. Inoltre, le nuove normative aggiungono un ulteriore livello di complessità a questi flussi internazionali.

Ci si può aspettare che in futuro gli importatori potranno essere spinti ad aderire a sistemi di autovalutazione ed a programmi di partenariato. Ad esempio, potrebbe esserci un'iniziativa della CBP per invogliare gli importatori ad aderire all'Importer Self-Assessment Program (il Programma di autovalutazione degli importatori) ed ai Centers of Excellence and Expertise (i Centri di eccellenza e competenza).

Partecipando a questi programmi, un importatore diventa un partecipante più attivo nel garantire la conformità con le normative statunitensi sulle importazioni e quindi rappresenterà un rischio accettabile nell'ambito di competenza della CBP. Quando un'organizzazione rappresenta un rischio accettabile per la CBP, vi è una minore probabilità di controlli da parte della CBP. Ciò si traduce in un ritorno significativo sugli investimenti, sia in termini monetari che in ore trascorse a risolvere i problemi.

Per una grande quantità di consigli sulla conformità e sui regolamenti commerciali, visitate l'utile e completo sito della CBP, www.cbp.gov.



Le nostre informazioni provengono da diverse fonti che, al meglio delle nostre conoscenze, sono accurate e corrette. L'obiettivo della nostra azienda è di presentare sempre informazioni accurate. C.H. Robinson non si assume alcun obbligo o responsabilità per le informazioni qui pubblicate. In caso di domande, verificate le diverse pubblicazioni della CBP su questo argomento o contattate un consulente doganale locale, se necessario.

Note

  1. Secondo il Titolo 19 del CFR (Codice delle norme emanate dall'Esecutivo e dalle Agenzie federali degli Stati Uniti) 152.102(g). Per "Persone correlate" si intendono: (1) membri della stessa famiglia, inclusi fratelli e sorelle (germani, consanguinei o uterini), coniuge, ascendenti e discendenti in linea diretta; (2) funzionari o direttori di un'organizzazione e tale organizzazione; (3) un funzionario o direttore di un'organizzazione ed un funzionario o direttore di un'altra organizzazione, se entrambi sono anche funzionari o direttori dell'altra organizzazione; (4) partner; (5) datore di lavoro e dipendente; (6) individui che possiedano, controllino o detengano, direttamente o indirettamente, il cinque per cento o più del capitale sociale o delle azioni con diritto di voto di qualsiasi organizzazione, e tale organizzazione; (7) due o più individui che direttamente o indirettamente controllino un altro individuo, siano da esso controllati, ovvero siano soggette assieme ad esso al comune controllo di un ulteriore individuo.
  2. U.S. Customs and Border Protection, "Import Trade Trends: Fiscal Year 2012, Year-End Report" (Trend del commercio di importazione: anno fiscale 2012, Rapporto di fine anno", gennaio 2014.
  3. "Profile of U.S. Importing and Exporting Companies: 2018-2019 (Profilo delle aziende importatrici ed esportatrici statunitensi: 2018-2019)" (census.gov).
  4. Se non diversamente specificato, tutti i dati statistici presenti su questa barra laterale sono stati reperiti su U.S. Customs and Border Protection, Trade Statistics.
  5. U.S. Customs and Border Protection, database Automated Commercial Environment, https://www.cbp.gov/trade/automated.


Chi siamo

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